Sostenibilità nei Media

 

La sostenibilità dei media si riferisce alla sostenibilità ambientale e sociale del settore mediatico.
Questo include la necessità di ridurre l’impronta ecologica del settore e di comunicare in modo etico e trasparente.
Un obiettivo chiave è trasformare la narrazione mediatica per presentare la sostenibilità non come un sacrificio,
ma come un’opportunità.

Sostenibilità, tecnologie digitali e “Generazioni” a confronto

La nuova ricerca dell’Osservatorio per la Sostenibilità Digitale, presentata al Digital
Sustainability Day 2025 alla Sapienaza di Roma, mostra come le diverse generazioni
italiane abbiano rapporti molto diversi con il digitale e la sostenibilità.

 

  • I giovani risultano i più attivi: il 48% della Generazione Z (18-28 anni);
  • Il 33% dei Millennial (29-44 anni) usano molto le tecnologie digitali e si impegnanoper la sostenibilità.
  • Al contrario, le generazioni più mature sono generalmente meno coinvolte: solo il 32%della Generazione X (45-60 anni);
  • il 52% dei Baby Boomer (61-75 anni) usano poco il digitale e danno poca importanzaalla sostenibilità.La ricerca evidenzia anche che quasi un italiano su quattro pensa che la tecnologia digitalenon sia utile per raggiungere obiettivi di sostenibilità.

Articolo tratto da il “Sole 24 ORE” dell’ 08 aprile 2025.

Consiglio Ue: via libera agli incentivi fiscali per le tecnologie pulite

Il Consiglio dell’Unione europea ha approvato il 10 ottobre 2025 le conclusioni sugli incentivi fiscali per sostenere le tecnologie pulite e la transizione industriale verde nell’ambito del “Clean Industrial Deal”, parte della strategia europea “Competitiveness Compass”.

Articolo tratto da “La Repubblica” del 10 Ottobre 2025

Le misure proposte come crediti d’imposta e ammortamenti accelerati mirano a favorire la de-carbonizzazione, la competitività e l’innovazione sostenibile, garantendo al contempo semplicità, efficacia e flessibilità per gli Stati membri. Il Consiglio invita inoltre a monitorare i risultati e condividere buone pratiche a livello europeo.

Sicurezza alimentare, in campo genetica, gestione idrica e digitalizzazione.

La crescita della popolazione mondiale (oltre 9,7 miliardi di persone entro il 2050) e l’impatto del cambiamento climatico mettono sotto pressione la sicurezza alimentare globale.

Temperature più alte, siccità ed eventi estremi possono ridurre drasticamente i raccolti, quindi il modello agricolo tradizionale da solo non basta più.

Per garantire cibo sufficiente e stabile servono soluzioni tecnologiche che rendano l’agricoltura più resistente, efficiente e tracciabile.

 

Articolo tratto da il “Sole 24 ORE” del 16 Ottobre 2025

Ad esempio:

  • L’uso della genetica applicata come la  CRISPR-Cas9 per ottenere colture più resistenti a siccità, calore e salinità;
  • Gestione intelligente dell’acqua, con micro-irrigazione, pompe solari e raccolta dell’acqua piovana;
  • Sensori e reti idriche smart per controllare in tempo reale la distribuzione dell’acqua;
  • Digitalizzazione della filiera agroalimentare, che permette di tracciare i prodotti con la blockchain, garantire trasparenza e ridurre le frodi.
  • Smart contract per automatizzare pagamenti e assicurazioni agricole, dando più sicurezza economica ai produttori.